La Medicina Tradizionale Sciamanica
La Medicina Tradizionale Sciamanica (MTS) si basa sui principi dello Sciamanesimo, essa affronta principalmente gli aspetti spirituali della salute e della malattia, l’equilibrio spirito-mente-corpo è il presupposto di base per vivere in salute o in malattia.
Per le Scienze Sciamaniche ogni cosa esistente possiede, fin dalla sua nascita, un “progetto di vita” che caratterizzerà tutte le fasi della vita di quell’oggetto o di quel soggetto. Ogni essere umano, quindi, nasce con un proprio progetto di vita, che si svilupperà nell’arco di tempo che va dalla nascita alla morte. Il progetto di vita contiene tutto, lo sviluppo del proprio corpo, del carattere, le malattie previste, gli eventi e avvenimenti importanti della vita della persona, i talenti, le debolezze, i potenziali psichici, la missione e gli obiettivi principali che la persona dovrà raggiungere nella propria vita.
Il progetto di vita è una specie di copione già scritto, di un viaggio che l’anima dovrà fare, utilizzando il corpo come veicolo. Gli eventi, le situazioni e tutto ciò che è presente nel progetto di vita di un individuo non può cambiare, come non possono cambiare le città che si incontreranno in un viaggio che prevede la partenza da un posto per arrivare in un altro.
Il libero arbitrio che ogni essere umano possiede sta nel poter decidere in che modo vivere questo viaggio e come reagire agli incontri con ogni cosa prevista in questo viaggio. Sulla base delle proprie scelte, quanto più una persona si manterrà in linea col proprio progetto di vita più conoscerà se stesso, più rispetterà il motivo per il quale è nato, più scoprirà i potenziali previsti per lui, più vivrà nel pieno potere personale, più si riconoscerà in ciò che fa, più si vivrà nella salute mentale e fisica, più si sentirà appagato, in pace con se stesso, perché più sarà se stesso. Invece quanto più la persona prenderà scelte che lo allontaneranno dal proprio progetto di vita, tanto più vivrà nell’ignoranza di sé stesso, si allontanerà dal motivo per il quale è nato, non si riconoscerà in ciò che è ed in ciò che fa, tenderà a diventare dipendente del mondo e degli altri, vivrà conflitti mentali che per estensione diventeranno malattie fisiche, si sentirà insoddisfatto, vuoto, smarrito e inutile.
Quando nasciamo ci chiediamo chi siamo, ma nessuna risposta arriva. La tendenza naturale è darci un nome, una posizione sociale, un ruolo. Ma tutto questo non risponderà mai alla domanda “chi siamo?”. Il vuoto che crea questa domanda senza risposta spinge ogni essere umano a ricoprirsi di identità fittizie, come ad esempio: io sono il padre, la madre, il figlio, la figlia, l’avvocato, l’ingegnere, il medico, il capo, la vittima, ecc. Pur di sentirsi appagato dal vuoto di “chi sono io”, l’essere umano si attacca ad ogni forma di idea, pensiero, aspettativa, identità, convinzione, valore, ecc.
Ad ogni attaccamento corrisponde una sofferenza, scaturita dal fatto che nessun costrutto mentale o concetto potrà mai farci scoprire chi siamo veramente. Tutta la sofferenza ed infelicità umana è data dalla delusione di scoprire ogni volta che tutto ciò che costruiamo mentalmente non rispecchierà mai ciò che siamo veramente. Per questo motivo tutte le Scienze Iniziatiche Antiche sostengono che alla base della realizzazione, della felicità e della salute dell’essere umano c’è la conoscenza di se stesso, la trascendenza (intesa come la capacità di vivere ogni aspetto della vita senza attaccarsi ad aspettative, convinzioni, condizionamenti socio-culturali, o qualunque forma di costrutto mentale) e l’amore incondizionato (inteso come la capacità di riconoscersi in ogni cosa esistente e quindi di accogliere ed accettare incondizionatamente qualunque cosa, evento, situazione, persona, ecc., come una naturale parte di se stessi).
La conoscenza di sé stessi implica la comprensione di tutto questo e oltre… Ma come è possibile conoscere sé stessi? Come è possibile distinguere una vera conoscenza di sé stessi da una conoscenza concettuale di sé stessi (costruzione mentale di sé stessi).
L’unico modo per conoscere veramente se stessi è sperimentare sé stessi. La conoscenza concettuale di sé stessi è basata sulle idee che ci facciamo di noi stessi, sul modo di come gli altri ci vedono, o su come vorremmo vederci noi. La conoscenza vera di noi stessi è basata su una sperimentazione diretta con la nostra natura, questo tipo di conoscenza viene detta “Conoscenza Sciamanica” in contrapposizione alla “Conoscenza Concettuale” la quale viene costruita dai nostri attaccamenti mentali.
Per poter distinguere questi due tipi di conoscenze e poter imparare a sperimentare la Conoscenza Sciamanica è necessario un approfondito studio di sé stessi, un maggiore contatto con i vari aspetti interni a se stessi, maggiore contatto con la natura, le varie forme di vita materiali e immateriali. Dal punto di vista sciamanico il metodo principale per poter ottenere una sperimentazione diretta di se stessi (e quindi una conoscenza sciamanica) è il Viaggio Sciamanico. La Trace Sciamanica permette un’Espansione della Coscienza con conseguente consapevolezza di se stessi, della propria natura, dei propri potenziali, e permette l’accesso a qualunque tipo di conoscenza esistente nello spazio della Coscienza Universale.
La conoscenza diretta della propria natura esperita attraverso il viaggio sciamanico rappresenta sia la “Via Spirituale Maestra” che caratterizza tutto il pensiero filosofico dello sciamanesimo, sia la base delle pratiche della MTS, che la Via che detta le regole sociali e culturali della comunità.
Per questo motivo tutti i popoli sciamanici hanno ideato e consolidato nei secoli tantissime “Pratiche Estatiche”. Queste pratiche, spesso orientate con obiettivi specifici (guarigione, elevazione spirituale, risoluzione di un problema della comunità, ecc.) diventano una specie di cerimonia che prende il nome di “Cerchio Sciamanico”. I Cerchi Sciamanici rappresentano un’esperienza molto potente per la consapevolezza della propria natura ed il riconoscimento di sé stessi. I Cerchi Sciamanici incarnano l’opportunità di scoprire sé stessi guardando nello specchio della Coscienza Universale il riflesso di sé stessi.